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Como Lecco 2-0

17 dicembre: con il classico due a zero il Como liquida la pratica Lecco nel derby lariano. Non c'è stata partita e solo per lo scarso ritmo e l'imprecisione che il punteggio non è stato più evidente.
In fondo va bene così e premi gli sforzi di una giovane compagine lecchese volitiva e che ha fatto vedere qualche buona individualità.

Il Como parte subito forte con la seguente formazione: Colarieti al ritorno dopo l'infortunio a difendere la porta lariana, Tigani e Bruzzone centrali, Ciboldi a destra e mazzocca a sinistra come esterni bassi. Petilo mediano con Giovi e Castanò interni, Amedeo a chiudere il rombo con Bonati e Modini di punta.

Modini sfiora il goal su un preciso scavetto di Amedeo ma l'scita del portiere evita la rete. Ancora Modini al tiro alto. Poi su una ribattuta da cross Modini timbra il cartellino del suo nono goal ribadendo da pochi metri in tap in.
Le pressione del como è sempre elevata e il Lecco non riesce a ripartire in contropiede per l'ordinata retroguarda lariana.
E' Bonati stavolta a ribadire una deviazione del portiere lecchese che non trattenendo il forte tiro di Amedeo caccia la palla con decisione.

Il secondo tempo è caratterizzato sempre dalla grande pressione del Como e da qualche sporadica ripartenza del Lecco. Da segnalare un bel tiro da fuori di Petillo, una ribattutta nellparea piccola di Bruzzone in mischia. La grande occasione capita nei piedi di Giovi che in corsa calcia a colpo sicuro ma il forte tiro è sull'esterno della rete.

Giovi benino, ordinato e sicuro. Più intraprendente nel secondo tempo.
 

Pavia - Como 2-1

10 dicembre: il campo ha sempre ragione! Ma se oggi siamo ancora a rammaricarci per il gioco espresso e per un risultato che penalizza la Berretti del Como qualche ragione ci dovrà pur essere. Questo è il duro compito che spetterà a mister Manzo trovare il bandolo della matassa che fa la differenza oggi tra i giovani lariani ed il Pavia lassù a otto punti.
Per noi rimane la buona prestazione dei ragazzi lariani che pagano una certa imprecisione in avanti e vengono castigati dai più esperti pavesi.

La cronaca: orfano di Di Lernia, ancora azzoppato dal rude contrasto atalantino, mister Manzo ha fatto scendere in campo la seguente formazione: ancora il '95 Frattini, Tigani e Bruzzone centrali con esterni Ciboldi a destra e Mazzocca a sinistra, Cattaneo davanti alla difesa con Bruzzone e Giova a centrocampo, Amedeo tre/quartista, punte Ofosu e Modini.

Contro ogni aspettativa era il Como, già da subito che prendeva in mano la partita. L'eclettica punta comasca, Modini, effettuava un gran tiro dalla distanza a portiere pavese sorpreso ma la frecciata sfiorava la traversa. Amedeo in triangolo entrava in area e scoccava ad incrociare ma Meioni, l'estremo pavese sventava in angolo. Angolo che dalla sinistra metteva Petillo in condizione di picchiare di testa a colpo sicuro ma ancora Meioni compiva il miracolo.
La partita ora fluiva intensa con il Como che aveva le ideee più chiare e giocate lineari con gli avanti troppo leziosi e non così incisivi nello sfruttare la mole di lavoro che i tre centrocampisti e gli esterni proponevano. Infatti sia Mazzocca che Ciboldi si proponevano continuamente appoggiati da Petillo e Giova: in particolare Ciboldi si rendeva protagonista di una fantastica sgroppata sulla destra che scompigliava la difesa pavese.
Ma il Pavia dimostrava tutta la sua fisicità pressando fortemente e Cattaneo, autore di una buona prova sotto il profilo del gioco ma autore di qualche errore in mezzo, concedeva alcune ripartenze al Pavia. I centrali lariani però francobollavano gli avanti di casa come postini austrungarici garantendo sicurezza alla retroguardia. Infatti il giovane portiere comasco, Frattini, l'unico '95 in campo, era rimasto pressocchè inoperoso fino allo scadere della prima frazione quando lo sgusciante esterno alto del Pavia, Grasso, ubriacava serpeggiando al limite e penetrato in areva stappava un Oltrepò siglando la prima rete dell'incontro.

Il secondo tempo dimostrava tutto il valore dei giovani comaschi che gettavano il cuore oltre l'ostacolo e schiacciando il Pavia nella propria metà campo. Soprattutto nei primi dieci minuti i lariani sfoggiavano una grande personalità maramaldeggiando a ondate sia a destra sia dall'altra ma la retroguardia pavese reggeva l'urto senza perdere la tramontana.
Due sonos stati i contropiedi del Pavia il primo ancora governato dall'esterno sinistro, Grasso, che metteva la centro dove l'opposto d'Alessandro insaccava a colpo sicuro. 
La beffa non piegava le gambe al Como che si ributtava nella metà campo pavese riuscendo a dieci minuti dalla fine a marcare su una mischia in area con Tiboldi. Gli ultimi minuti segnavano un ardire comasco che però non avava quella lucidità necessaria per poter portare a casa l'impresa.

Giovi è stato ancora autore di una buona prestazioe fatta di gioco e di attenzione tattica. Lui e Petillo insieme a Cattaneo, nel primo tempo e poi in coppia,  davanti alla difesa, Hanno spinto tanto con ordine e giudizio cercando la profondità. Qualche errore nel finale ma direi da mettere nel calderone complessivo del marasma conclusivo dovuto alla fatica.

 

Como - Atalanta 2-2

3 Novembre:  Un buon Como viene frenato dall'Atalanta.

I
 due goal incassati nel primo tempo rendono complicato il cammino dei ragazzi di mister Manzo che raddrizzano il risultato con una rete del "solito" Modini, sempre pronto e opportunista e con Mazzocca, sicuro nella realizzazione del penalty concesso.
Il vero rammarico è quello di non aver concretizzato le numerose occasioni frutto di una importante prestazione di gioco.


Il commento: a Cesate quindi si sono affrontate la blasonata Atalanta nella classica casacca nerazzurra e il Como in maglia bianca sceso in campo nella seguente formazione: il '95 Frattini in porta, Ciboldi e Bruzzone centrali con a fianco a destra Rondelli e Mazzocca dall'altra. Il centrocampo schierato a tre nel classico Di Lernia, Petillo e Giovi, tre/quartista a svariare Amedeo con Modini e Bonati di punta.

Era subito l'Atalanta che prendeva in mano il gioco facendo sentire la maggior prestanza fisica dei suoi sei '93 presenti in campo e passava subito in vantaggio al 3' minuto. Il corner bergamasco veniva smanacciato dal giovane portiere lariano: la palla veniva arpionata dalla punta colored dell'Atalanta, il 9 Doudou, che si girava prontamente e insaccava da breve distanza.
Immediatamente il Como reagiva, in particolare con Bonati che risultava il più vivace della compagine lariana ed è proprio la punta comasca che al 6' andava al tiro dopo un'agile penetrazione in area bergamasca. La fiondata veniva si intercettata dall'estremo nerazzurro ma il tap era dell'opportunista Modini che marcava il pareggio lariano. Da segnalare un corner atalantino il cui colpo di testa scheggiava la traversa a portiere battuto.
Il Como continuava a spingere ed era Giovi che raccolto un cross spizzato dalla destra calciava un mancino potente che lambiva il palo ad incrociare.
Era Giovi che rubava rude una palla in contrasto a centrocampo e prendeva campo facendo filtrare una palla interessante ma il taglio delle due punte non finalizzava l'occasione.
L'imprecisione comasca concedeva, nella foga, un paio di contropiedi all'Atalanta che ne approfittava e al 42'  in una ripartenza ancora la punta bergamasca, Doudou, puntava dritto per dritto e insaccava alla fine della sua sgroppata con il portiere lariano in uscita.
Il primo tempo terminava sotto il controllo dei ragazzi di mister Bergomi che gestiva al meglio la voglia di rimettere lo score a posto da parte dei comaschi.

Nella seconda frazione il Como risultava più ordinato e il gioco fluiva più rapido ed efficace. Era Giovi che raccoglieva di testa un cross di Amedeo dalla destra con un bel inserimento centrale ma la deviazione imprecisa volava sopra la traversa.
Bonati, generoso, sfruttava una proposta ancora di Amedeo e s'infilava in area venendo atterrato. Il rigore veniva concesso più per l'entrata scomposta del difensore che per l'effettivo fallo commesso dal bergamasco. Il penalty veniva trasformato con decisione da Mazzocca.
In seguito la partita proseguiva a senso unico con il centrocampo lariano a macinare gioco più sicuro e propositivo, un Amedeo svolazzante ed efficace sulla destra con il neo entrato Maugeri, punta centrale. Particolarmente efficace Modini ad approfittare delle proposte di Giovi e Mazzocca sulla sinistra. Era appunto Giovi che conquistava e difendeva palla a centrocampo offrendo a Modini l'inserimento in area. Il tiro usciva di poco.
Il tempo però trascorreva inesorsabile e la voglia l'Atalanta riusciva a limitare i danni. Da segnalare il brutto fallo del terzino sinistro, Djibo, che nella foga azzoppava Di Lernia sostituito da Cattaneo nei minuti finali.

Un pareggio tutto sommato giusto che premia i ragazzi di mister Bergomi che non hanno mai mollato e che va stretto ai lariani visto la quantità e a tratti la qualità del gioco espresso
Peggiore in campo la conduzione arbitrale da parte della sig.na Ghersi sempre lontana dall'azione, inesatta nelle decisioni e graziata dal fair play delle squadre in campo.

Giovi è stato autore ancora di una buona prestazione soprattutto a livello di gestione di gioco e nel presidiare adeguatamente la posizione in campo. Ha avuto la possibilità di portare alla vittoria il Como ma le due occasioni occorse sono risultate imprecise. Bene per la proposizione meno per l'attenzione nella conclusione. Paga ancora un briciolo la fisicità degli avversari. Ancora tanto da lavorare per il futuro ma i miglioramenti sono evidenti.

Pro Vercelli - Como: 2-3

26 novembre: colpo grosso del Como che si porta a casa l'intera posta in gioco. Ancora un'impresa, dopo quella con il Varese che riscatta l'indigesto passo falso a Cuneo!
 
I ragazzi di Manzo sono scesi al Piola di Vercelli consapevoli d'incontrare una squadra assai ostica e nonostante le assenze vuoi per infortunio o per squalifica hanno saputo affrontare le difficoltà del caso compatti, dimostrando di essere una compagine che punta in alto.
Ancora però due gli esami prima di terminare il girone di andata: l'Atalanta in casa, il prossimo turno ed infine il big match col Pavia.

Primo goal di Giovi che portava in vantaggio la compagine comasca sul due a uno: raccoglieva lo scarico di Martin Afosu e scagliava con un potente destro la palla in rete sul primo palo.


Il resoconto:
fresco pomeriggio al Silvio Piola di Vercelli riscaldato non tanto dallo splendido sole ma dalle scintille della tenzone che andava ad incominciare tra la blasonata Pro e gli azzurri del Como.
Assente per infortunio Colarieti e per squalifica Bruzzone, mister Manzo mandava in campo la seguente formazione: Romanò in porta, Tigani e Ciboldi centrali, Tortora a destra e Mazzocca opposto basso. Davanti alla difesa Petillo con a fianco Di Lernia a destra e Giovi a sinistra. Tre/quartista Amedeo, gli avanti con Bonati e il '92 Afosu.

L'inizio era intorlocutorio con un Como lento ma in crescendo al punto che le prime clamorose occasioni erano lariane: prima con Afosu che non riusciva a concretizzare con un bel destro a filo palo, poi con Di Lernia che centrava la traversa.
A quel punto si faceva più insistente il pressing della Pro Vercelli che iniziava a mettere in difficoltà la retroguardia del Como nel frangente macchinosa ad impostare. L'ingresso nella Pro Vercelli di Geografico alzava sicuramente il tasso tecnico e la squadra migliorava a ridosso dell'area. Petillo, non in perfette condizioni, sulla mediana, non riusciva a proprsi con continuità e a causa di un'incombresione con Ciboldi la retroguardia lariana veniva punita dall'8 vercellese, Brancato, che rubata palla dal limite, infilava Romanò con un  preciso diagonale.
Petillo usciva per l'nsistente dolore alla schiena e entrava Cattaneo che dava ordine e pulizia al gioco comasco. Gli azzurri pertanto si scatenavano e sia Di lernia che Giovi inziavano a macinare gioco dove gli avanti fluttuavano tra le linee. Giovi in inserimento riceveva da Di lernia al limite e si catapultava in area ma il tiro veniva rimpallato dal portiere in uscita. Il tap in veniva determinato in rete da Afosu. Il duo ex Novara iniziava a dare i suoi frutti.
Il pareggio sembrava giusto ma tutta una serie di errori della difesa comasca portava la Pro ad avere quattro occasioni chiarissime da rete in parte risolte con un paio di guizzi da Romanò, le altre da incredibili imprecisioni degli avanti vercellesi.

Riteniamo che mister Manzo abbia messo le cose a posto nell'intervallo in quanto il Como sembrava, già da subito, della seconda frazione, assai più ordinato e concentrato.
I lariani si gettavano immediatamente all'attacco e al 3' Giovi, raccoglieva lo scarico di Martin Afosu e al limite dell'area scoccava un destro imprendibile alla sinistra dell'ottimo portiere vercellese. Il tripudio finiva nell'abbraccio ammucchiato sul mister.
Alò vantaggio comasco si scatenava la partita con azioni all'una e dall'altra parte e il match si faceva emozionante con numerose occasioni che finalizzavano il gioco espresso delle squadre.
La Pro a quel punto castigava l'avversario e Geografico raccoglieva una palla raso terra filtrata dalla destra e riusciva a girarsi nello stretto, in piena area, insaccando tra le gambe del portiere comasco che a breve subià una lussazione della spalla nell'ambito di una coraggiosa uscita bassa e veniva sostituito da Voli.
Nel frattempo l'eclettico Modini entrava per Bonati con  Amedeo spostato sulla fascia destra dando un nuovo impulso alla manovra.
Era Martin Afosu, imbeccato magistralmente da Modini. Il colored lariano entrato in velocità in area sparava fuori a colpo sicuro.
Il pareggio sembrava acquisito ma il Como ci credeva ancora e Cattaneo trovava il colpo della giornata. Il centrocampista lariano imbeccava magistralmente Di Lernia che stoppava in corsa da manuale del calcio e superava l'estremo vercellese, in uscita, con un dolce pallonetto.
La Pro vercelli non riusciva più reagire se non in modo scomposto e controllato dalla retroguardia comasca anzi era ancora Giovi che batteva da fuori area ma Donetti, il portiere vercellese, si esibiva in un plastico gesto neutralizzando l'occasione. 

Il Como vince tenendo lontana la coriacea Pro Vercelli distaccando ancor più il Renate sconfitto a Pavia in attesa del Cuneo a Milano ontro l'Inter. Sabato prossimo bisognerà tenere a bada l'Atalanta fattasi sotto.

Giovi è stato autore di una ottima partita sugellata dal primo goal di questo campionato. Sempre ordinato anche quando la squadra sbandava, preciso con pochi palloni persi e pronto a contrastare ovunque. Tanti chilometri fatti anche sul finire del nel secondo tempo con una notevole qualità nel gioco. Sbloccato nel goal ora bisogna continuare così.

Como - Varese 4-1

19 novembre: un ottimo secondo tempo permette al Como di superare nettamente un coriaceo Varese.
Come sempre per vincere bisogna saper soffrire soprattutto in un campionato come il Girone A della Berretti dove ogni partita fa storia a se e dove le sorprese  sono all'ordine del giorno. Nulla è scontato come dimostra la sconfitta in casa del Renate con l'ultima in classifica Lecco o la rinascita del Cuneo che dopo un avvio in salita conferma un ritorno prepotente.
Infatti in un primo tempo in cui all'unica azione ficcante del Varese trova la retroguardia lariana impreparata ma san Dile rimedia quasi allo scadere, nel secondo tempo il Como marca lo score finale con Petillo, Maugeri e Durante.

Mister Manzo manda in campo una squadra più robusta tenendo in panchina i gioielli Amedeo e Modini: Colarieti in porta, Bruzzone e Tigani centrali con Cibildi e mazzocca esterni. Petillo davanti alla difesa con Giovi a sinistra e Tortora opposto in mezzo, Di Lernia tre quartista. Maugeri e castanò punte.
Dopo alcune schermaglie è il Varese che prende maggiormente l'iniziativa a centrocampo dove l'unico a tener bassa la palla è Giovi seppur sottoritmo. Palle lunghe senza qualità e poco movimento davanti fanno sì che la manovra comnasca non funzione anche se il rossi del Varese non si rendono particolarmente pericolosi. Anzie è giovi che combina con Mazzocca sulla sinistra andando al tiro potente ma fuori bersaglio la prima volta, al volo ma debole la seconda, con un fantastico sombrero di destro e mancino di collo appena fuori, rimpallato al quarto tentativo. Di Lernia batte benissimo una punizione di seconda dove la palla filtra ma il bravo portiere varesotto, classe '95, Bordin, riesce a respingere.
Al primo vero affondo in contropiede del Varese, lungo lancio dalla destra, sorprende Mazzocca e Colarieti in leggero ritardo travolge la punta biancorossa. Rigore e ammonizione dell'estremo lariano. Il Varese trafigge Colarieti.
Il Como cerca di reagire ma la confusione rimane tale quando allo scadere Di Lernia con una magia azzecca il sette su punizione al limite.

Probabilmente mister Manzo rimette le cose a posto e il gioco si fa più lineare e il Como inizia a schiacciare l'accellerazione. Era Petillo che con un preciso rasoterra da fuori area bucava la porta sulla destra del portiere.
I cambi tra Tortora, leggermente infortunato e Amedeo, Castanò per Bonati, sferzavano la tre/quarti comasca dando brillantezza alla manovra. Era Giovi che imbeccato sgroppava sulla destra e metteva in mezzo un invitante taglio che gli avanti non riuscivano a cacciare in rete per un nonnulla. 
Ancora Giovi rubava palla e con un lancia con il contagiri imbeccava Bonati al limite. Il brasileiro agganciava come solo i sud americani sanno fare e calciava forte di collo pieno. La palla incocciava sul primo palo sulla cui respinta fiondava Maugeri in tap in.
Non c'era più storia e solo le folarte di Amedeo rendevano ancora interessante la partita. Giusto il tempo per l'immeritata espulsione di Bruzzone per doppia ammonizione che allo scadere, Rondelli, la cacciava in rete di prepotenza con un magistrale colpo di testa imbeccato da Amedeo su corner. 

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